Verifica
statica visiva e strumentale su piante arboree mediante l'applicazione del
metodo V.T.A. (Visual Tree Assessment), attuata secondo il protocollo ISA
(International Society of Arboriculture), sia che si tratti di indagine ex novo
che di ricontrollo, attraverso lo svolgimento delle tre fasi di indagine:
1.
verifica visiva dei sintomi e dei danni esterni;
2.
valutazione tecnica dei sintomi e dei danni in rapporto alla stabilità
dell'albero;
3.
eventuali misurazioni strumentali necessarie e sufficienti per verificare
la stabilità dell'albero in modo preciso ed esauriente.
Le analisi
strumentali saranno effettuate con l’utilizzo di:
·
Succhiello di Pressler;
·
Microscopio;
·
Frattometro;
·
RESISTOGRAPH PD500-Series
(IML PowerDrill®)
·
ARBOTOM®
La
scelta di: quali, quanti, del numero di prove e posizioni ove effettuare le
eventuali indagini strumentali sarà a discrezione del tecnico valutatore (condizioni
normali: al colletto, a 2 mt. ed alla imbrancatura).
Comprensiva
di contrassegno numerico, documentazione fotografica e perizia tecnica a firma
di tecnico abilitato (dott. Agronomo o dott. Forestale), descrittiva dei risultati
della verifica e degli interventi manutentivi consigliati. Escluso oneri autoscala o treeclimbing:
05/04/2015 | INCARICO ESTERNO COMUNE DI VICO EQUENSE
Valutazione Stabilità e propensione al cedimento alberate via A. Asturi, Città di Vico Equense
Comunicato CLICCA
INCARICHI SVOLTI
2018 Incarico Esterno Comune di Vico Equense Determina N. 962 del 08/10/2015 Valutazione di stabilità alberate Plessi scolastici F. CAULINO IN MOIANO. incarico determina lettera di trasmissione
2016 Incarico Esterno Comune di Casola di Napoli Determina N. 9 del 05/02/2016 Valutazione di stabilità alberate Presenti nel Cimitero Comunale (determina di incarico)
2015 Incarico Esterno Comune di Vico Equense Determina N. 962 del 08/10/2015 Valutazione di stabilità alberate Plessi scolastici di Vico Equense (determina di incarico convenzione)
2014 Incarico Esterno Comune di Vico Equense 05/04/2015 Valutazione di stabilità alberate via Asturi (determina FOTO)
2014 Giacomo Rita Aut. 15467/2014 Vico Equense (*) 2013 Giurazza Rosa Aut. 14641/2013 Vico Equense (*) 2013 Di Girolamo Livia somma urgenza Aut. 08/2013 Sorrento (*) 2013 Ing. Longobardo Aldo solo VTA trasmessa al Comune di Piano 07/2013 Piano di Sorrento 2012 Hotel Mega Mare (punta scutolo) Aut. 20237/2012 Vico Equense (*) 2010 Esposito Maria Angela Aut. 116402/2010 Vico Equense (*) 2010 Congrega SS. Rosario Aut. 11161/2010 Vico Equense (*) 2010 Mazza MArgherita Aut. 17505/2010 Vico Equense (*) 2008 LL.PP. Comune di Vico Equense Aut. Interna 2008 Vico Equense (*) Notaio Stefano Cimmino Aut. 14502/2007 Vico Equense (*) Curcio Elena Aut. 16425/2006 Vico Equense (*) Evangelista Claudia Aut. 26855/2006 Vico Equense (*) Cannas Ottavio Aut. 76852/2006 Vico Equense (*) Nathalie Rossetti Aut. 26854/2006 Vico Equense (*) Celentano Laura Aut. 20531/2006 Vico Equense (*) Preside Scuola media F. Caulino Aut. 23654/2005 Vico Equense (*) REPLANTING - Spostamento piante di olivo (Sireneo d'Aequa) GUARDA IL VIDEO CLICCA (*) autorizzazione rilasciata ed abbattimento effettuato
|
Funghi di rilevanza
statica delle piante: raccolta fotografica sui principali funghi importanti per
la stabilità delle piante CLICCA
MAIL
INVIATA da raffaele starace DOPO
IL CORSO ALLO SCIENZIATO CLAUS MATTHECK FONDATORE DEL METODO VTA, IN
DATA 24/03/2013
EVALUATION
STABILITY OF TREES
Salerno/Campania/Italy
Date: 22/03/2013
“The
scientist Prof. Claus Mattheck?! It is a lunatic, but...
but
...
BUT
ABSOLUTELY A GREAT,
I CONFIRM!
(Great
scientist, great professional, great teacher, great connoisseur and expert on
the subject, but also great character) - Raf Starace
HAAAAARRRRRGGGGGG
(He screeeeeammmm) ...
when
I see someone sleeping, that's what I'll do!
Every
minute sleep, WILL BE ONE MINUTE THAT YOU LOST THE VS LIFE, THAT YOU PAID TO
LOSE ... HAAAAARRRRRGGGGGG”
RISPOSTA DEL PROF. MATTHECK:
Da: mattheck@web.de
Inviato il:
24-mar-2013 14.46
A:
"RAFFAELESTARACE"
Cc:
Oggetto: Re: VTA
HOTEL SALERNO 22 MARZO 2013
Thank you for your kind words , god bless you!
Arrrrrrghhhhhh!!!! Claus
_____________________________________
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geschützte Informationen. Wenn Sie nicht der richtige
Adressat sind oder diese E-Mail irrtümlich erhalten
haben, informieren Sie bitte sofort den Absender und
vernichten Sie diese Mail. Das unerlaubte Kopieren,
Drucken sowie die unbefugte Weitergabe dieser Mail ist
streng verboten.
Am 24.03.2013 um 14:36 schrieb
"RAFFAELESTARACE" :
ARTICOLO PUBBLICATO SULLA SEZIONE L'ESPERTO RISPONDE DI POSITANONEWS:
"determinazione dell'età delle piante"
clicca
Cos’è il metodo VTA
Il VTA (Visual Tree
Assessment in: Mattheck &
Breloer, 1994) è una
metodologia di indagine, che viene eseguita per la valutazione delle condizioni
strutturali dell’albero.
Esso si basa sulla
identificazione degli eventuali sintomi esterni che l’albero evidenzia in
presenza di anomalie a carico del legno interno; anche
laddove non esistano cavità o evidenze macroscopiche del decadimento in corso
(ad esempio, funghi che si sviluppano sui tessuti
legnosi, è possibile, attraverso il riconoscimento di tali sintomi, cogliere il segnale della
presenza di difetti meccanici e fisici all’interno dell’albero.
Se vengono individuati dei sintomi di difetto, questi devono essere confermati
da metodi di analisi approfonditi e devono poi essere
dimensionati. Così, alberi sani vengono esaminati in modo non distruttivo, e
solo se i sospetti vengono confermati si procede ad un’indagine più approfondita
dell’albero. In Italia la metodologia VTA è liberamente praticabile non essendo
normativamente riservata ad alcun ordine professionale, tuttavia richiedendo
complesse conoscenze interpretative agronomiche, botaniche e forestali, è
normalmente svolta da agrotecnici ed agrotecnici laureati e da dottori agronomi
e forestali, entrambi iscritti nei rispettivi albi professionali, nonché da
altri soggetti competenti per esperienza.
Il metodo VTA si svolge in tre fasi:
1. Controllo visivo
dei difetti e della vitalità. Se non si riscontrano segnali preoccupanti,
l’esame è terminato. L’indagine visiva viene effettuata considerando l’albero nella sua interezza e prendendo in
considerazione la sua morfologia, il suo
aspetto fisiologico e le sue caratteristiche biomeccaniche.
2. Analisi
strumentale (Identificazione del difetto). Se vengono riscontrati sintomi
di difetti, essi vengono esaminati per mezzo di un’indagine più approfondita
(percussione con martello tradizionale, percussione con
martello ad impulsi, Resistograph,
Arbotom) per stimare la localizzazione del punto debole e la sua espansione
assiale.
3. Determinazione
della dimensione del difetto e della qualità del legno con applicazione
di criteri di previsione di schianto per stabilire se l’albero è pericoloso
metodo VTA prevede quindi un’analisi più approfondita solo per i soggetti che
manifestano uno o più difetti tra quelli sopra elencati. Dimensionamento dello
spessore della parete residua. Se il difetto rilevato è preoccupante deve
essere dimensionato per valutare lo spessore residuo della sezione trasversale
della parete. Come fattore di sicurezza per alberi con piena vegetazione viene assunto il valore t
/ R maggiore od uguale a 0,3 (dove t è lo spessore di parete residua sana e R è
il raggio del tronco nel punto della misurazione). Se dimensionando il difetto si ha
la prova di un'alta probabilità di rottura e l'albero è scarsamente vitale,
allora è da sostituire. Se deve essere assolutamente risparmiato, perché è un
esemplare raro, carico di storia, allora è
possibile ridurre i rischi di danneggiamento con opportuni interventi di tipo
manutentivo.
Protocollo ISA®
Onde uniformare la metodologia di attuazione
del metodo V.T.A. ideato, come detto, dallo scienziato tedesco Prof. Claus
Mattheck, la S.I.A.[1]
(Società Italiana di Arboricoltura) ha messo a punto il protocollo ISA.
Protocollo ISA – SIA:
1. Oggetto e scopo della valutazione della
stabilità degli alberi
2. Procedure di massima dell’analisi visiva
3. Procedure di massima dell’analisi
strumentale
4. Restituzione dei dati al committente
5. Durata delle analisi e classificazione
dei rischi
6. Note operative per la messa in sicurezza
7. Limiti applicativi nelle procedure di
verifica di stabilità.
[1] Chapter Italiano dell’International Society
of Arboriculture
Classe di
propensione al cedimento
Come da metodo V.T.A. attuato con protocollo
ISA, il risultato finale della valutazione di Stabilità deve permettere
l’attribuzione di una Classe di Propensione
al Cedimento (CPC). La SIA,
nell’attuazione del protocollo di stabilità relativo ha ridefinito recentemente
la classificazione sostituendo quella che era la FRC (Failure Risk Classification), con l’attuale e
vigente CPC.
CSP - Nuova Classificazione della Propensione al Cedimento degli
alberi© redatta
dalla S.I.A. (Società Italiana di Arboricoltura che sostituisce integralmente
la vecchia classificazione FRC (Failure Risk Classification) per la
determinazione della stabilità degli alberi.
Classe
|
Definizione
|
A
|
Trascurabile
|
Gli
alberi appartenenti a questa classe, al momento dell'indagine, non
manifestano segni, sintomi o difetti significativi, riscontrabili con il
controllo visivo, tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale
dell'albero si sia ridotto. Per questi soggetti è opportuno un controllo
visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato, comunque non
superiore a cinque anni.
|
B
|
Bassa
|
Gli alberi
appartenenti a questa classe, al momento dell'indagine, manifestano segni,
sintomi o difetti lievi, riscontrabili con il controllo visivo ed a giudizio
del tecnico con indagini strumentali, tali da far ritenere che il fattore di
sicurezza naturale dell'albero non si sia sensibilmente ridotto. Per questi
soggetti è opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal
tecnico incaricato, comunque non superiore a tre anni. L'eventuale
approfondimento diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a
discrezione del tecnico.
|
C
|
Moderata
|
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento
dell'indagine, manifestano segni, sintomi o difetti significativi,
riscontrabili con il controllo visivo e di norma con indagini strumentali*.
Le anomalie riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza
naturale dell'albero si sia sensibilmente ridotto. Per questi soggetti è
opportuno un controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico
incaricato, comunque non superiore a due anni. L'eventuale approfondimento
diagnostico di tipo strumentale e la sua periodicità sono a discrezione del
tecnico. Questa avrà comunque una cadenza temporale non superiore a due anni.
Per questi soggetti il tecnico incaricato può progettare un insieme di
interventi colturali finalizzati alla riduzione del livello di pericolosità
e, qualora realizzati, potrà modificare la classe di pericolosità
dell'albero.
* É ammessa una valutazione analitica documentata.
|
C/D
|
Elevata
|
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento
dell'indagine, manifestano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con
il controllo visivo e di norma con indagini strumentali*. Le anomalie
riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale
dell'albero si sia drasticamente ridotto. Per questi soggetti il tecnico
incaricato deve assolutamente indicare dettagliatamente un insieme di
interventi colturali. Tali interventi devono essere finalizzati alla
riduzione del livello di pericolosità e devono essere compatibili con le
buone pratiche arboricolturali. Qualora realizzati, il tecnico valuterà la
possibilità di modificare la classe di pericolosità dell'albero.
Nell'impossibilità di effettuare i suddetti interventi l'albero è da
collocare tra i soggetti di classe D.
* È ammessa una valutazione analitica documentata.
|
D
|
Estrema
|
Gli alberi appartenenti a questa classe, al momento
dell’indagine, manifestano segni, sintomi o difetti gravi, riscontrabili con
il controllo visivo e di norma con indagini strumentali. * Le anomalie
riscontrate sono tali da far ritenere che il fattore di sicurezza naturale
dell’albero si sia ormai, quindi, esaurito. Per questi soggetti, le cui
prospettive future sono gravemente compromesse, ogni intervento di riduzione
del livello di pericolosità risulterebbe insufficiente o realizzabile solo
con tecniche contrarie alla buona pratica dell’arboricoltura. Le piante
appartenenti a questa classe devono, quindi, essere abbattute.
* È ammessa la valutazione analitica documentata.
|
Obiettivo
principale del metodo S.I.A., che trova l’applicazione ideale per gli alberi
posti in spazi aperti oppure lungo arterie stradali o, infine, in parchi e
giardini in cui si compiono le ordinarie pratiche manutentive, è calcolare la
capacità di sopportazione dei carichi, ossia della forza del vento, una volta
determinati l’altezza dell’albero, la forma della chioma, il diametro del
tronco, la specie botanica e l’esposizione dell’albero.
L’esposizione
dell’albero al vento è stabilita in base alle indicazioni di
Davenport, che considerano la diversa posizione della pianta:
· aperta campagna (pianta completamente esposta al vento);
· area periurbana, ossia paese o territorio con edifici bassi (pianta
parzialmente protetta dal vento);
· città (pianta protetta dal
vento).
Per mezzo
di alcuni grafici di riferimento, ricavati dai modelli studiati da Wessolly, è
possibile calcolare se il diametro del tronco è sufficiente a sopportare il
carico di vento (intensità di Beaufort di grado 11 = 32, 6 m/s ),
stabilendo di conseguenza il fattore di sicurezza statica ottimale della pianta
(Sb). Con valori elevati di Sb, cioè se il diametro è più grande di quello necessario
per resistere alla forza del vento, l’albero dispone di un’elevata riserva
statica e può essere accettata una certa quantità di legno degradato. In
sintesi:
· Sb superiore a 150%: il valore
minimo accettabile per un’adeguata sicurezza è 150;
· Sb tra 100% e 150%: è necessario,
sulla base delle condizioni ambientali e in special modo dell’esposizione ai
venti dominanti presenti in zona, definire i criteri operativi per riportare la
pianta ad un adeguato range di sicurezza;
· Sb eguale o inferiore a 100%:
l’albero non presenta condizioni di stabilità sufficienti. Per gli alberi in
queste condizioni la conservazione è ammissibile soltanto se non si riscontrano
alterazioni significative del legno e se si attuano interventi di manutenzione.
In quest’ultimo caso è, perciò, indispensabile eseguire immediatamente le
prescrizioni indicate (grado 1: urgenza assoluta, lavori da realizzare
immediatamente).
La relazione tecnica relativa all’indagine
prevede la determinazione per ciascun albero di:
· Specie;
· Ubicazione rispetto agli altri alberi;
· Descrizione delle condizioni della
pianta;
· Classe di rischio fitostatico o di
propensione al cedimento;
· Classe fitosanitaria;
· Modalità di intervento;
.
Grado di urgenza dell’intervento.
F.to
Raffaele Starace, dottore Agronomo
AUTORIZZAZIONI PER L’ABBATTIMENTO
ALBERATURE
DAL 6 APRILE 2017: D.P.R. 31 DEL 13.02.2017 ART. 4 allegato A - Lettera 12
L'ABBATTIMENTO CON SOSTITUZIONE - Rientra tra gli interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica
Il provvedimento è entrato in vigore il 6 aprile 2017.
DPR 31/2017 DPR Bosetti&Gatti
interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica allegato A punto 14 (sostituzione di alberi o arbusti)
Circolare MIBACT (Soprintendenza)
Zona non vincolata, nessun regolamento del verde, albero non censito
monumentale: basta semplice richiesta al comune allegando relazione agronomica
del perchè se ne chiede abbattimento. Il comune rilascia, se lo ritiene, nullaosta
all’abbattimento. Comunicazione di inizio, direzione lavori, ditta esecutrice e
rispetto condizioni di sicurezza D.Lgs. 81/2008-106/2009
Alberature ubicate in aree sottoposte a Vincolo Paesaggistico
Per l'abbattimento di alberature ubicate in
area sottoposta a Vincolo ai sensi
art. 134C – 136 e 142 D.Lgs. 42/04, in osservanza all'art. 146 stesso Decreto, occorre richiedere
preventiva autorizzazione paesaggistica (Procedimento Semplificato D.P.R. 139/10 alleg. 1 lett. 36).
In realtà, è ns interpretazione che non sia “Conditio sine qua non”
il fatto che il territorio sia vincolato ai sensi del 42/04 od altro vincolo,
ma il singolo albero o le alberature debbano avere “cospicui caratteri di
bellezza naturale” anziché “distinguersi per la sua/loro non comune bellezza” anziché
“caratteristico aspetto avente valore estetico
Per
cui un ailanto (Ailanthus), anche se si trova a Sorrento anzichè a Capri,
anzichè a Firenze, non può e non deve essere oggetto di parere preventivo della
Soprintendenza.
Va
da se che quando un albero non ha le caratteristiche particolari del 42/04 ed
il Comune non ha un “Regolamento del verde”, lo stesso nON RISULTA SOGGETTO AD
AUTORIZZAZIONE ALL’ABBATTIMENTO:
Capo II
Individuazione dei beni paesaggistici
Articolo 136
Immobili ed aree di notevole interesse pubblico
1.
Sono soggetti alle disposizioni di questo Titolo per il loro notevole interesse
pubblico:
a) le cose immobili che hanno cospicui
caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica;
b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della
Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune
bellezza;
c) i complessi di cose immobili che compongono
un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale;
d) le bellezze panoramiche considerate come
quadri e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico,
dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze.
Alberature ubicate in aree non sottoposte a Vincolo Paesaggistico
Eventuali disposizioni del Regolamento del
Verde, fermi rimanendo ovviamente diritti di terzi, nonché prescrizioni, tutele
e disposizioni di diversa natura e competenza (NTA del PRG – Atti d'Obbligo -
prescrizioni originario Permesso di Costruire – nonché R.C. Tutela Animali
D.C.C. n° 275/05). In genere le alberature presenti in aree NON sottoposte a
Vincolo Paesaggistico ai sensi D.Lgs. 42/04 possono essere abbattute senza la
preventiva autorizzazione paesaggistica
Se l’albero/i si trova in zona vincolata, ma l’abbattimento
presenti caratteristiche di urgenza motivata da ragioni di pericolo per la
pubblica incolumità, può essere inoltrata al Servizio Verde Gestione
una richiesta in carta libera di emissione di un’ordinanza
sindacale urgente di abbattimento per pericolo per la pubblica incolumità.
La richiesta può essere inoltrata dal
proprietario dell’albero e va corredata da relazione fisiopatologica o
fitostatica da parte di un Dottore Agronomo, con la descrizione
delle caratteristiche della pianta, fotografie e motivazione della richiesta, che
attesti i motivi di urgenza.
Quando è necessario abbattere una pianta: Differenza fra
RISCHIO E PERICOLO
PERICOLO:
possibilità intrinseca di rotture e/o cedimento
RISCHIO: possibilità
di estrinsecare il pericolo (fare danni)
Due piante sono
entrambe pericolose (i rami si possono spezzare e la pianta si può ribaltare).
Per semplicità diciamo che sono pericolose allo stesso identico modo.
Una delle piante si
trova in un bosco sperduto, lontanissimo dove non passa mai nessuno =>
RISCHIO basso,
l’altra si trova in
un parco giochi frequentato ogni giorno da moltissime persone e bambini =>
RISCHIO elevato.
Le due piante pur
avendo la stessa identica PERICOLOSITÀ, sono differenti per rischio: quella nel
bosco, pur essendo pericolosa, se cade non ha la minima possibilità di fare
danni => rischio basso => non serve abbatterla.
Quella nel parco, se
cade, sicuramente potrebbe fare danni => rischio elevato => abbattimento
(se non è possibile altro).
Se una pianta è
pericolosa, si può cercare di evitarne l’abbattimento??!
Risposta: SI se si può attenuarne il RISCHIO.
MA COME??!
In svariati modi,
purchè si riporti il RISCHIO entro limiti stabiliti di tolleranza:
1) rendere
impossibile l’accesso all’area di sedime e di proiezione della chioma e del
tronco => il RISCHIO si abbassa entro
limiti di sicurezza e non è più necessario abbattere la pianta;
2) consolidarne i
rami ed il tronco;
3) altro:
¨potatura rimonda ¨potatura
alleggerimento ¨potatura
epicormici ¨diradamento ¨spalcatura ¨accorciam.
¨trattamenti fitosanitari ¨arieggiamento ¨drenaggio ¨arieggiamento ¨diserbo ¨arieggiamento ¨concim.
¨ammendamento ¨protezione
cavità ¨irrigazione
¨consolidamento statico ¨consolidamento
dinamico ¨consolidamento di
tenuta
¨tirante con cavi d’acciaio
¨tirante con fasce ¨tirante sintetico
tubolare
¨consolidamento statico branche dyneema o fune d’acciaio ¨legature branche PP
BOA/COBRA
¨consolidamento tridimensionale TREEGUARDIAN/BRACINGSYSTEM/TREE
SAVE
¨legature branche PES ¨legature branche
PA ¨prova di
trazione ¨monitoraggio
pendenza
¨ancoraggio pianta con cavi di acciaio ¨supporto ¨puntellamento ¨parafulmine ¨interdizione
QUALI SONO I LIMITI ACCETTABILI DI TOLLERANZA??!
Chiedetelo ad un agronomo => Fai da Te senza me ahi ahi ahi..! ^_*
COSTI INDICATIVI:
Istanza di abbattimento compreso relazione paesaggistica: € 800,00+IVA*
(*) con l’uso di strumentazione (Resistograph/ARBOTOM): € 1.100,00+IVA
Costo perizia VTA (valutazione stabilità) singolo albero € 500+IVA**
(**) con l’uso di strumentazione (Resistograph/ARBOTOM): € 900,00+IVA
ulteriori alberi oltre il primo: € 200
SCHEDA VTA STUDIO STARACE (PASSWORD)